I quattro presunti componenti
della banda di rapinatori, tutti di Librino, indicati come gli esecutori delle
due rapine in villa consumate fra lo scorso 31 agosto e il primo settembre, in
territorio di Pedara e arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri del Reparto operativo di
Catania, potrebbero essere gli stessi che nel luglio scorso hanno messo a segno
due azioni criminali analoghe a Macchia di Giarre. Una delle vittime*, seppure
con qualche riserva - avendo agito i malviventi con il volto coperto - sulla
scorta di quanto riferito da altri parenti che hanno assistito alla drammatica
rapina, riferisce che le dimensioni e le caratteristiche dei corpi dei quattro soggetti
di Librino fermati dai carabinieri, potrebbero corrispondere con quelle dei
rapinatori che, la notte del 19 luglio scorso, assaltarono la sua villa, alla
periferia di Macchia. Quella notte fu sfiorata la tragedia, allorquando, il
capofamiglia (erano presenti la moglie e i quattro figli), in un momento di
tensione generale, cercò di avvinghiarsi su uno dei rapinatori nel tentativo di
disarmarlo, ma questi lo colpi con violenza ad un occhio, con la canna del
fucile, procurandogli una ferita lacerocontusa al volto. “Quella notte – racconta
l’uomo, 40 anni, commerciante – ho rischiato la vita, nell’intento di tutelare
la mia famiglia che ha assistito terrorizzata a tutte le fasi della rapina che
alla fine non è andata a buon fine. Sono stato colpito ad un occhio con la
canna di un fucile che imbracciava uno dei rapinatori, sulla canna di quel fucile
potrebbe ancora esserci il mio dna e questo, dal punto di vista delle indagini,
potrebbe essere un elemento fondamentale”. I carabinieri del Reparto operativo
di Catania hanno diffuso l’altro ieri le foto riproducenti il furgone usato dai
rapinatori, un guanto e, appunto, un fucile a canne mozze abbandonato dopo il
colpo sulla scena del crimine a Pedara. Il commerciante vittima della rapina in
villa, il 19 luglio scorso, è stato già contattato dai carabinieri del nucleo
operativo di Giarre ai quali ha espresso le proprie considerazioni in ordine
alle coincidenze sulle caratteristiche corporali dei rapinatori. Tutte le
informazioni saranno girate per competenza ai Cc del reparto operativo di
Catania che conducono direttamente le indagini.
Mario Previtera
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