giovedì 6 ottobre 2011


I quattro presunti componenti della banda di rapinatori, tutti di Librino, indicati come gli esecutori delle due rapine in villa consumate fra lo scorso 31 agosto e il primo settembre, in territorio di Pedara e arrestati  nei giorni scorsi dai carabinieri del Reparto operativo di Catania, potrebbero essere gli stessi che nel luglio scorso hanno messo a segno due azioni criminali analoghe a Macchia di Giarre. Una delle vittime*, seppure con qualche riserva - avendo agito i malviventi con il volto coperto - sulla scorta di quanto riferito da altri parenti che hanno assistito alla drammatica rapina, riferisce che le dimensioni e le caratteristiche dei corpi dei quattro soggetti di Librino fermati dai carabinieri, potrebbero corrispondere con quelle dei rapinatori che, la notte del 19 luglio scorso, assaltarono la sua villa, alla periferia di Macchia. Quella notte fu sfiorata la tragedia, allorquando, il capofamiglia (erano presenti la moglie e i quattro figli), in un momento di tensione generale, cercò di avvinghiarsi su uno dei rapinatori nel tentativo di disarmarlo, ma questi lo colpi con violenza ad un occhio, con la canna del fucile, procurandogli una ferita lacerocontusa al volto. “Quella notte – racconta l’uomo, 40 anni, commerciante – ho rischiato la vita, nell’intento di tutelare la mia famiglia che ha assistito terrorizzata a tutte le fasi della rapina che alla fine non è andata a buon fine. Sono stato colpito ad un occhio con la canna di un fucile che imbracciava uno dei rapinatori, sulla canna di quel fucile potrebbe ancora esserci il mio dna e questo, dal punto di vista delle indagini, potrebbe essere un elemento fondamentale”. I carabinieri del Reparto operativo di Catania hanno diffuso l’altro ieri le foto riproducenti il furgone usato dai rapinatori, un guanto e, appunto, un fucile a canne mozze abbandonato dopo il colpo sulla scena del crimine a Pedara. Il commerciante vittima della rapina in villa, il 19 luglio scorso, è stato già contattato dai carabinieri del nucleo operativo di Giarre ai quali ha espresso le proprie considerazioni in ordine alle coincidenze sulle caratteristiche corporali dei rapinatori. Tutte le informazioni saranno girate per competenza ai Cc del reparto operativo di Catania che conducono direttamente le indagini.

Mario Previtera

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